Scrittrice a archeologa lascio presto la mia terra di nascita, la Calabria, per intraprendere un viaggio alle origini delle antiche civiltà mediorientali (Siria, Egitto e Palestina). Proprio come suggerisce Corrado Alvaro, autore a me caro, in Oriente “ritrovo qualcosa che mi dormiva nella memoria e nella fantasia”. Quel realismo magico fatto di suggestioni di viaggio, paesaggi e volti dal fascino millenario finisce per ispirare il mio narrare. Nascono così il romanzo di esordio, Sette paia di scarpe (Rai Libri, 2014), seguito da Antar (Vertigo Edizioni, 2018) e Il figlio del mare (Pellegrini Editore, 2020), oltre alla raccolta di racconti La scatola dei ricordi (Formebrevi Edizioni, 2018). Tornata in Calabria, scelgo di vivere sul Mar Ionio, dove continuo a scrivere e guardare al Mediterraneo attraverso i progetti artistici dell’Associazione “AGARTHA”, fondata nel 2024. Uno di questi, Magarìa. Elegia di un mondo perduto, coincide col mio primo tentativo drammaturgico.