La Morte del Cigno

Ad Alexandra Portyannikova, la ballerina che giovedì ha danzato ammanettata a Mosca, a 25 gradi sottozero, per manifestare contro le leggi liberticide della Russia di Putin, dedico i versi della più grande poetessa di tutti i tempi, Marina Cvetaeva, definita da Pasternak  “incomparabile, bruciante e infernale“…

 

Il Corno di Rolando

Come un tenero buffone della sua deformità/così io racconto della mia orfanezza:/dietro il principe-la schiatta; dietro il serafino-la legione,/dietro ciascuno-migliaia come lui,/affinché, se vacilla, su una viva parete cada,/e sappia che mille sono lì a dargli il cambio!/Del reggimento-il soldato, della legione-il demone è fiero,/dietro il ladro-la canaglia, ma dietro il buffone-sempre la gobba./Così, finalmente, stanca di tenermi su con la coscienza:/il dovere, e con la vocazione:/battermi-sotto il fischio dello sciocco e il riso del borghese-/io sola per tutti-fra tutti-contro tutti,/sto in piedi e mando, impietrita nello slancio,/questo fragoroso appello nel vuoto dei cieli./E quest’incendio nel petto è garanzia/che un qualche Carlo ti sentirà, Corno!

M. C., Marzo 1921

 

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